Con il termine Cervicalgia si intende genericamente “dolore alla cervicale”.

Scopriamone un po’ di più…

Cos’è la cervicale

La cervicale è la prima parte della nostra colonna vertebrale, si collega direttamente al cranio ed è costituita da 7 vertebre. Tra le vertebre si trovano i dischi intervertebrali e gli spazi da cui fuoriescono i nervi che andranno poi verso le braccia e la parte alta del torace.

Se un disco si deforma, con il tempo può andare a comprimere uno di questi nervi dando dolore nel punto della compressione, ma anche lungo tutto il percorso del nervo stesso. In questi casi siamo di fronte a un problema definito protusione o bulging. Se il disco oltre a deformarsi si rompe, siamo di fronte ad un’ernia. In questo caso la compressione è data dalla sostanza gelatinosa contenuta nel disco che, fuoriuscendo dalla rottura, va a schiacciare i nervi vicini.

Oltre a problematiche legate ai dischi, la cervicale può dare dolore a causa di fenomeni artrosici. Qui il dolore, che persevera nel tempo, è dovuto all’infiammazione degenerativa e ormai cronica delle articolazioni tra le vertebre. Quando il collo si muove il dolore potrebbe aumentare e dare quella sensazione tipica di “sabbiolina”.  Posture mantenute nel tempo, poca attività fisica, abitudini alimentari e altri atteggiamenti scorrette possono nel lungo periodo infiammare le articolazioni dando origine a questa patologia.

Cervicale e disturbi correlati

La colonna cervicale è in strettissimo rapporto anche con occhi e bocca. Sia i movimenti degli occhi che quelli legati alla masticazione attivano i muscoli sub occipitali che collegano il cranio alle prime due vertebre cervicali. Difficoltà visive e disturbi occlusivi della mandibola creeranno nel tempo scompensi a livello del collo dando origine a patologie che si manterranno sino a quando non saranno corrette vista e masticazione. Similarmente anche problemi alle spalle, alle braccia, alla zona toracica o lombare possono creare scompensi posturali che causano cervicalgia.

Nei mesi freddi e nei cambi di stagione sentiamo spesso parlare anche di colpi d’aria. Questi sono legati a degli spasmi della muscolatura che danno origine a contratture molto dolorose e persistenti nel tempo. Con il freddo infatti la muscolatura si contrae per mantenere il calore corporeo. Può capitare che uno spiffero d’aria, in un momento in cui siamo un po’ sudati, possa raffreddare la pelle attivando così una reazione di contrazione muscolare che rimane poi nel tempo dando dolore durante il movimento.

Come affrontare la cervicalgia: dai sintomi alle soluzioni

Tutte queste patologie sono riconducibili allo stato di salute dei nostri muscoli. Una muscolatura rigida e poco elastica può limitare i movimenti delle vertebre facilitando l’insorgenza di problematiche, sia articolari che muscolari. Lo stato di salute muscolare è legato anche al livello di stress, al tipo di attività sportiva e lavorativa, alla sedentarietà, all’uso di cuscini e materassi non idonei, all’adozione prolungata di posture scorrette, al livello di idratazione e alla presenza di traumi pregressi.

I muscoli cervicali si estendono dal collo verso braccia e schiena e connettono il cranio con l’osso sacro. È chiaro quindi come parti del corpo all’apparenza distanti tra loro sono in realtà intimamente collegate!

I problemi cervicali possono dare origine a disturbi dell’equilibrio, acufeni, nausee e difficoltà respiratorie. Questi sintomi non vanno per niente sottovalutati, ma devono essere affrontati tempestivamente per aumentare le possibilità di guarigione.

Si evince che l’approccio al dolore cervicale debba prevedere un’analisi globale dell’individuo; la sua storia clinica per esempio ci predispone alla ricerca delle possibili origini del dolore.

Massoterapia e Osteopatia posso aiutare moltissimo a risolvere e/o diminuire la sintomatologia dolorosa di questa regione corporea. Il massaggio della muscolatura e delle fasce, il trattamento manipolativo cervicale, le trazioni, i pompage ed altre tecniche manuali aiutano il nostro corpo nel suo processo di guarigione.

In base alla problematica il paziente si interfaccerà con il proprio medico curante o con gli specialisti, quali Fisiatra, Ortopedico e Neurochirurgo, cui spetterà la diagnosi della patologia. Il successivo piano di cura verrà stabilito in collaborazione con l’Osteopata di riferimento.

 

ANDREA TESTA

Massoterapista, educatore posturale e osteopata in formazione